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Poldino e l’invasione della nube nera

L’incipit della fiaba da completare era proposto dalla rivista DI VITA nel numero di ottobre 2013 (la parte in corsivo), nell’ambito del tema “Rispettare l’ambiente per vivere bene”

 

Poldino e l’invasione della nube nera

                                                                                       la versione  di Michaela Sebokova

 

Poldino è in auto con la mamma per andare a scuola. C’è una fila lunghissima, la scuola è poco distante ma tutti i genitori accompagnano i bambini. Procedono come lumachine e arrivati a destinazione, c’è il caos: tantissime auto ammassate con i motori accesi.

All’ingresso Poldino nota un’ondata di fumo come una nuvoletta. Che sarà mai questa strana cosa? Ci sono tantissimi fantasmini, neri e sorridenti. Ce n’è uno più grande degli altri e, se possibile, ancora più nero.

“Ehi ragazzino! Buondì e bando alle ciance. Sono Boss-Smog, il capo dell’Aria Inquinata. Grazie a voi esseri umani, stiamo per sconfiggere il Regno dell’Aria Fresca e Pulita. Quindi ringrazio anche te!” Continua Boss-Smog: “Ora siamo una nuvoletta ma tra poco saremo talmente tanti che la nube diventerà gigantesca e invaderà tutto. L’Aria Fresca e Pulita non avrà scampo, sparirà e voi respirerete soltanto Smog.”

Poldino è preoccupato: “L’aria inquinata è velenosa e pericolosa, per tutti gliesseri viventi.”

“Eh lo so ragazzo mio, a me dispiace, ma la colpa è solo vostra! Andate sempre in auto, anche per tratti brevissimi, che potreste fare a piedi o in bicicletta! Esagerate con il riscaldamento e con l’aria condizionata, sprecate l’elettricità…così anidrice carbonica aumenta, noi fantasmini neri ce ne nutriamo e diventiamo sempre di più. Saremo noi il nuovo Regno, il Regno di Boss-Smog!”

Poldino raggiunge gli altri e racconta dell’emergenza. Corrono tutti al parco. Qui incontrano fantasmini bianchi e celesti, che sembrano molto tristi.

“Io sono la Regina Cristallina, il mio Regno dell’Aria Fresca e Pulita sta per essere distrutto. L’ossigeno è sempre meno e per noi è vitale. Cerchiamo riparo tra le piante, ma voi umani ne avete poca cura e anche loro sono in pericolo.”

“No, non lo permetteremo!” dice Poldino. “Siamo qui per aiutarvi, vero ragazzi? Dobbiamo impegnarci a fare tutto il necessario contro la nube nera.

Innanzitutto da domattina si viene a scuola tutti assieme a piedi e poi ci occuperemo del verde.”

Ma purtroppo non è così semplice. Le mamme e i papà non vogliono che i bambini vadano a piedi a scuola, perché taluni abitano assai lontano e tutti devono attraversare le strade pericolose, piene di traffico, e ci vogliono degli adulti per accompagnarli. Così i genitori accordano con la scuola e con il comune l’acquisto dei scuolabus. Poldino, su raccomandazione della Regina Cristallina, suggerisce che i scuolabus siano a energia elettrica, perché questa è la meno inquinante. Poi, fa conoscere la Regina Cristallina anche agli adulti. E anche loro chiedono al comune di integrare i mezzi pubblici, così da non dover usare le automobili per andare ogni giorno al lavoro, e che questi mezzi pubblici utilizzino l’energia pulita.

Nel frattempo, Poldino con altri ragazzi puliscono tutto il parco dai rifiuti, dividendo le bottigliette di plastica dalla carta, dal vetro e dal ferro. La Regina Cristallina gli insegna come fare la raccolta differenziata anche a casa, e di mettere poi sempre i rifiuti nei giusti bidoni. Perché riciclando i rifiuti si limita lo spreco di energia ed emissione di anidride carbonica per produrre i materiali.

Con l’aiuto degli adulti i bambini piantano degli alberelli, per avere più verde intorno e per produrre più ossigeno pulito. Imparano a spegnere le luci nelle stanze vuote e di non tenere la tivù accesa quando nessuno la sta guardando. E anche l’acqua del rubinetto non va lasciata aperta, mentre uno si lava i denti oppure si fa la doccia.

Poldino è molto contento del risultato. I grandi e i piccoli hanno capito la minaccia, e fanno di tutto per salvare il Regno dell’Aria Fresca e Pulita.

 

Un giorno Poldino incontra di nuovo il Boss-Smog, ma, a sorpresa, lo trova ancora più nero e ancora più sorridente. “Ehi ragazzino, cosa mai pensi di aver fatto? Il vostro sforzo è ammirevole, lo ammetto, ma noi –  e fa un gesto verso i suoi fantasmini-smogghini – siamo sempre più numerosi. Il Regno di Boss-Smog si espande felicemente! Non basta una goccia nel mare, Poldino, non basta!”

Quella notte Poldino fa un sogno strano: sogna il mondo ricoperto da un’infinita nube nera, il sole non si vede, non ci sono più alberi né erba, né gli uccelli o altri animali, né le città e le persone. Ci sono però delle piante strane mai viste, delle alghe nei mari e degli animali strani che Poldino non conosce.

La mattina, quando si sveglia, il ragazzo corre nel parco per raccontare il sogno alla Regina Cristallina. La Regina si mette a piangere, scuote la testa e si va a nascondere. Poi Poldino incontra il Boss-Smog e racconta anche a lui del sogno. Boss-Smog si mette a ridere contento, gli dà delle pacche nere sulle spalle e dice allegro: “Vedi, Poldino, dovresti essere contento anche tu, hai visto il futuro. Hai visto il vero regno di Boss-Smog! Sopravvivono sono le piante e animali che respirano l’anidride carbonica che per gli esseri umani e per tanti animali è velenosa, e che non hanno paura delle radiazioni fatte filtrate dal buco nell’ozono. E’ il futuro, Poldino, ma il mio Regno arriverà, molto prima di quanto pensi!”

Poldino non sa più cosa fare. Il futuro senza esseri umani, il Regno di Boss-Smog, sembra di essere inevitabile. Poldino deve chiedere aiuto a tutti gli adulti. Organizzano delle trasmissioni televisive, così che tutto il mondo possa vedere e rendersi conto. Parla la Regina Cristallina, smagrita e pallida, e parla anche Boss-Smog, nero, prepotente, sicuro della sua vittoria. Lentamente, ogni persona, ogni comunità, ogni città e ogni paese capisce che per scongiurare il Regno di Boss-Smog bisogna impegnarsi tutti.

Quando Poldino rivede Boss-Smog, questo sembra di aver perso qualche tonalità di nero, i suoi fantasmini –smogghini sono sempre numerosi, ma un po’ dimagriti. “Ehi ragazzo, qui tira un’aria troppo pulita,” gli fa Boss-Smog, accigliato, “il mio esercito di fantasmini-smogghini è sempre numeroso, ma non cresce più. In ogni caso,” sorride Boss-Smog di nuovo, ”basta aspettare qualche anno, tutto tornerà come prima. Il genere umano non impara mai dai propri sbagli.”

Sentito questo, Poldino fa l’unica cosa che pensa di poter ancora fare: si mette a studiare, insieme a tanti amici, come cambiare le basi di questo mondo, perché così come funziona oggi, è diretto inevitabilmente verso la vittoria del Regno Boss-Smog. C’è da cambiare il modo in cui si trasportano le merci, sostituendo il trasporto via terra con trasporto via nave e via ferrovia, com’era una volta. C’è da sostituire le fonti di energia come carbone e petrolio con le energie rinnovative, come energia solare, quella del vento, dell’acqua dei fiumi e dei mari. C’è da fare un’equa ridistribuzione delle risorse quali acqua e cibo, perché nessun umano soffra la fame o la sete e che il cibo e acqua potabile non siano sprecati.

Poldino sa che c’è tanto lavoro da fare, e ci vogliono tanti anni per cambiare la situazione. Ma ogni volta che un bambino butta una bottiglietta di plastica del bidone di materiale plastico da riciclare, ogni volta che una mamma va dalla parrucchiera a piedi, ogni volta che un ragazzino mangia tutto il pranzo senza buttare gli avanzi, ogni volta che un giovane pianta un albero, ogni volta che un papà progetta una casa a risparmio energetico, un fantasmino-smogghino dimagrisce, dimagrisce, fino a svanire nel nulla.

E con ogni anno che passa la Regina Cristallina diventa sempre più sorridente, il suo Regno di Aria Fresca e pulita più ampio e più brillante, e il Regno nero di Boss-Smog sempre meno probabile.

 

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