Aa. Vv. Lingua Madre 2012, Edizioni Seb27
il racconto vincitore del
Premio Speciale SlowFood-Terra Madre
nel VII° Concorso Letterario Nazionale Lingua Madre
I libri con i racconti selezionati del Concorso Lingua Madre sono editi da Seb27 e curati da Daniela Finocchi
«Siamo speciali, noi straniere e figlie di donne straniere. Abbiamo in memoria i sapori e i profumi di terre lontane»*. Nei racconti delle donne straniere, la
scrittura in lingua italiana diventa il tramite con cui rivendicare se stesse, la propria esperienza, la propria unicità.
Più di tutto, per esprimere un tenace e profondo amore per la vita.
Attraverso la rabbia, lo smarrimento e l'incertezza, la scrittura si trasforma in uno strumento gioioso di affermazione. La tensione tra un passato nostalgico e un presente prescrittivo, tra un
altrove denso di ricordi e un nuovo luogo da chiamare "casa", tra il sapore dolce di un'infanzia spensierata e il passaggio ad un'età adulta a volte amara: i racconti della settima edizione del
Concorso "Lingua Madre" segnano un viaggio, la cui meta è frutto di un percorso di analisi e riflessione sul sé, sulla propria condizione, ma soprattutto sui propri desideri.
Sogni, parole e legami. Sapori, odori e immagini. Ma anche realtà, silenzi e assenze. Uno sguardo al femminile sul mondo, che si appropria di un linguaggio e di una simbologia inediti, differenti. Ad
accompagnare la narrazione di una nuova generazione di donne migranti, che con estrema vitalità e autoconsapevolezza è pronta a rivelarsi e a mettersi in relazione.
Le premiate della settima edizione:
Migena Proi (Albania)
Gracy Pelacani (Brasile)
Irina Serban (Romania)
Sabrina Grappeggia (Italia)
Simone Silva (Brasile) Premio Speciale Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Rahma Nur (Somalia) Premio Speciale Rotary Club Torino Mole Antonelliana
Michaela Sebokova (Slovacchia) Premio Speciale Slow Food-Terra Madre
Aminata Aidara (Senegal) Premio Speciale Torino Film Festival
Martina Turano (Italia) Premio Speciale Giuria Popolare
* introduzione è stata scelta dal racconto di Michaela, Il profumo della domenica.
IL PROFUMO DELLA DOMENICA (2011)
Incipit
Mi attendeva una lunga giornata all’ospedale, tra una visita diagnostica e l’altra. Non era un periodo buono. Superati i quarant’anni, il mio corpo ha iniziato a protestare. Era giunto il momento di scoprirne il motivo. Dopo lunghe discussioni ho convinto mio marito che mi lasciasse affrontare gli esami da sola. Avrebbe pensato lui ai ragazzi, alla scuola e al pranzo.
La mattina degli esami mi sono munita di pazienza, ho infilato una bottiglietta d'acqua nella borsa e sono partita per l'ospedale. Le solite stradine tortuose di montagna, l'abituale traffico di fuoristrada rombanti, api singhiozzanti e motorini folli, semafori rotti, gente a piedi, il piccolo parcheggio sempre pieno. Per incoraggiarmi, prendo un buon caffè al bar accanto all'ospedale e mastico un pezzo di crostata. Hmmm, buona. Sembra fatta in casa. Forse la prepara la mamma del barista. Per un attimo non penso ad altro. La magia del cibo funziona sempre.
Leggi il racconto sul quotidiano
BuongiornoSlovacchia.
per ascoltare la lettura del racconto: vedi qui